Pagine

Visualizzazioni totali

domenica 30 novembre 2014

TDG : "Un ministero remunerato?" 1904 Russel



TRASCRITTO DA S.D.


 Vol. 6 "La Nuova Creazione" del 1904 
 "Un ministero remunerato?" 

 " L'abitudine di un ministero remunerato, così vastamente in voga ora e considerato da molti inevitabile e indispensabile, non era la norma della Chiesa primitiva. Nostro Signore e i suoi dodici, per quanto possiamo giudicare dai documenti ispirati, erano poveri, eccezion fatta, forse, per Giacomo, Giovanni e Matteo. Abituati a dare di propria volontà ai Leviti, gli Ebrei estesero evidentemente questa usanza a tutto ciò che era religioso, che piaceva loro perché si trattava di cose di Dio. I discepoli avevano un tesoriere generale, Giuda (Giov. 12:6; 13:29) ed evidentemente non mancava loro mai niente; allo stesso tempo è evidente anche che non facevano mai la questua. Neanche un minimo accenno al riguardo si trova nei documenti riguardanti le parole di nostro Signore. Si fidava della provvidenza del Padre e certe donne onorabili si curavano di lui (e dei suoi) con i loro beni. Vedere Mat. 27:55, 56; Luca 8:2,3.

Se i discorsi e le parabole di nostro Signore fossero state infiorate di implorazioni per i soldi, ciò avrebbe fiaccato la loro vivacità. Nulla ci attira di più dell'altruismo evidente del Maestro e di tutti i suoi eletti in modo speciale, con l'unica eccezione di Giuda, la cui avidità gli costò la caduta. (Giov. 12:5,6) L'amore per i soldi, per le apparenze e per il sistema di Babilonia della questua sono oggi molto contrari al suo potente ascendente; e l'assenza di questo spirito tra i fedeli del Signore ora, come alla prima venuta, dice molto a loro favore per coloro che li studiano come epistole viventi, non capendone a fondo gli insegnamenti. Il Signore finora ha provveduto alla sua opera di "raccolto" in un modo piuttosto straordinario senza fare neppure una sola implorazione per i soldi; e abbiamo fiducia che non sarà mai altrimenti, perché crediamo che questa è l'idea del Signore.Lasciamo che coloro che ambiscono i lussi e il benessere di questo mondo li ricerchino nei campi del commercio o in professioni lucrose; ma facciamo sì che nessuno diventi ministro del Vangelo di Cristo per nessun altro motivo che l'amore per Dio, per la sua Verità e per i suoi fratelli: un amore che godrà nel sacrificare comodità, ricchezza e onore degli uomini, non di malincuore ma con grande entusiasmo.

 Ma, ahimè! la Religione Cristiana si è ingrandita ed è diventata mondana, e i suoi servitori vengono onorati con titoli di Reverendo, Molto Reverendo, Reverendissimo e Dottore in Teologia; e a questi onori e con questi titoli si accompagnano i salari: non secondo i bisogni del ministro, ma sulla base commerciale della sua capacità di attrarre vaste congregazioni e persone ricche. Ne ha fatto seguito il risultato naturale: "Pertanto i sacerdoti insegnano per un salario e i profeti pertanto fanno predizioni per denaro: eppure si appoggeranno al Signore e diranno: Non è con noi il Signore? Non ci potrà accadere nulla di male." "I suoi guardiani sono ciechi: sono tutti ignoranti, sono tutti cani, non sanno abbaiare; sognano o parlano mentre dormono; pigri, amano il sonnecchiare [la comodità]. Sì, sono cani ingordi che non sanno cosa sia l'esser satolli; son dei pastori che non capiscono nulla: son tutti volti alla propria via [benessere], ognuno mira al proprio interesse, dal primo all'ultimo [denominazione]." "Si accumuleranno maestri per prurito d'udito [per la lode degli uomini]; e distoglieranno le orecchie dalla Verità e si volgeranno alle favole." Is. 56:10, 11; Michea 3:11; Fil. 3:2; II Tim. 4:3, 4

" Alcuni possono ragionare dicendo che si dovrebbero evitare gli estremi (grandi salari e nessun salario) e richiamano alla memoria le parole del Signore: "Il lavoratore è degno della sua mercede" e le parole dell'Apostolo: "Se abbiamo seminato in voi cose spirituali, è tanto se raccogliamo le vostre cose carnali?". Ma dobbiamo ricordare che anche queste potentissime affermazioni della Scrittura non si riferiscono a salari principeschi ma alle minime necessità. Così l'Apostolo illustra con questo passo: "Non metterai la museruola al bue che trebbia il frumento." Il bue doveva essere libero per provvedere alle sue necessità, ma non di più.

L'Apostolo ci ha dato il concetto fondamentale del suo ministero così coronato da successo: "Non vi sarò d'aggravio: poiché non cerco i vostri beni ma voi... E io molto volentieri spenderò e sarò speso per voi; se io v'amo tanto, devo esser da voi amato meno?" II Cor. 12:14, 15 Se proseguiamo sulle orme di Gesù, esse non ci portano in direzione dei salari: neppure se proseguiamo nelle orme del suo apostolo principale, Paolo.

Quest'ultimo, dopo aver mostrato che chiedere una remunerazione terrena per i servizi spirituali non viola in alcun modo la giustizia, ci parla del suo proprio modo di risolvere questa faccenda in queste parole: "Io non ho bramato né l'argento, né l'oro, né il vestito d'alcuno. Sì, voi stessi sapete che queste [mie] mani hanno provveduto ai bisogni miei e di coloro che erano con me. In ogni cosa vi ho mostrato che è con l'affaticarsi così che bisogna venire in aiuto ai deboli e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: Più felice cosa è il dare che il ricevere." Atti 20:33-35

"Noi non abbiamo fatto uso di questo diritto [su di voi di chiedervi cose temporali in cambio di cose spirituali]: anzi sopportiamo ogni cosa per non creare nessun ostacolo al vangelo di Cristo." (I Cor. 9:12) "Quando durante il mio soggiorno fra voi mi trovai nel bisogno, non fui d'aggravio a nessuno: perché i fratelli venuti dalla Macedonia [spontaneamente] supplirono al mio bisogno." II Cor. 11:9

I nostri diritti sono proprio gli stessi di quelli degli apostoli rispetto a ciò; e la fedeltà alla causa ci dovrebbe portare a seguire i loro passi in questa materia come in tutte. Il Signore, gli apostoli e i loro compagni che viaggiarono e dedicarono tutto il loro tempo al ministero della verità, accettarono contributi volontari dai loro fratelli per far fronte alle loro spese; e, come già lasciato intendere, l'imposizione delle mani della Chiesa d'Antiochia su Paolo e Barnaba, in procinto di partire per il loro primo viaggio missionario, sembra aver implicato che la Chiesa era divenuta responsabile delle spese che essi avrebbero sostenuto e di conseguenza prese parte alla loro opera.

Non viene lasciato intendere né direttamente né indirettamente che gli anziani che servivano la Chiesa sul posto ricevevano un salario o del denaro per le spese; e crediamo che si riterrà generalmente un vantaggio se ciascuna Chiesa locale usa i servizi volontari dei suoi propri membri, siano essi pochi o tanti, grandi o insignificanti. Questo metodo Scritturistico è spiritualmente sano: tende a far parlare tutti i vari membri facendo sì che esercitino i doni spirituali che hanno e a portare tutti a guardare al Signore come al Pastore reale, più di quanto non faccia il metodo del salario. Man mano che aumenta il numero di maestri qualificati, facciamo sì che si imiti l'esempio della Chiesa d'Antiochia: lasciamo che alcuni vengano inviati come missionari, distributori ambulanti di testi religiosi, pellegrini, ecc.

Nondimeno, se una congregazione considera che il suo proprio campo di utilità sia vasto e che ci sia un vantaggio ad avere un fratello che dedichi tutto il suo tempo al servizio di essa e al lavoro missionario, e se essa gli offre spontaneamente del denaro sufficiente per coprire le sue spese, non abbiamo conoscenza di nessun passo scritturistico che vieti di accettarlo. Ma entrambi, l'Anziano che serve e l'Ecclesia che mantiene, dovrebbero far sì che l'ammontare previsto non superi le spese ragionevoli di vitto per il servitore e per coloro che sono giustamente dipendenti da lui. Ed entrambi dovrebbero anche fare attenzione che tutti i membri dell'Ecclesia vengano messi all'opera e, in modo particolare, coloro che posseggono i requisiti richiesti per essere considerati anziani; altrimenti si svilupperà di sicuro lo spirito di Babilonia, la devozione alla chiesa" .

"Per quanto ci consta, nessuna delle piccole compagnie del popolo del Signore "di questa via" (Atti 22:4) fanno delle collette pubbliche. Sin dall'inizio siamo stati del parere di evitare collette pubbliche, non perché che ci sarebbe qualcosa di peccaminoso in questa procedura né perché c'è qualcosa nelle Scritture che le condannino, ma perché la questione dei soldi è stata fatta diventare un elemento così prominente in tutta la Cristianità da parte di tutte le denominazioni che, a parer nostro, l'evitarla totalmente sarebbe a gloria del Signore.

Le persone alle quali per tutta la vita sono stati continuamente chiesti soldi ben presto finiranno col credere che una gran parte della predicazione e dell'insegnamento, ecc. è fatto per far soldi, se non è fatto unicamente o principalmente per far soldi, almeno per far soldi in misura considerevole" ..Le persone che frequentavano le adunanze al tempo di Russell sentivano "un senso di sollievo nell'assenza dello spirito mondano dell'accaparramento di soldi". Pertanto, si dava il seguente consiglio: "Il nostro consiglio è che la questione dei soldi sia posta da parte, per quanto possibile (e crediamo che ciò sia completamente), e non venga considerata negli incontri generali della Chiesa.

 Consigliamo che si coltivi lo Spirito del Signore e che man mano che vive abbondantemente dentro, ciascuno si senta spinto a fare la sua parte per affrontare non solo le spese attuali della Chiesa (magari l'affitto o altre spese) ma anche a diffondere la luce che sta benedicendo la sua anima su altri che si trovano ancora nelle tenebre. Allo stesso modo consigliamo che non si chieda insistentemente denaro ad estranei, anche se non siamo al corrente di nessun motivo per cui si dovrebbe mai rifiutare il denaro offerto da estranei. Sarebbe, almeno, un'indicazione della loro simpatia e non c'è dubbio che porterà loro alla fine, o in questa vita presente o nella futura, qualche riconoscimento e premio da parte di colui che ha dichiarato che persino un bicchiere d'acqua fresca offerto ad uno dei suoi discepoli in suo nome non resterà senza premio. Mat. 10:42; Marco 9:41"

 (Sudi sulle Scritture Vol. 6)
 
 
 
 
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

lunedì 10 novembre 2014

TDG : Se tuo fratello pecca contro di te ! Dai nostri archivi



Se tuo fratello pecca contro di te" di C.T. Russell,
 




tratto dal capitolo 9 "Il giudizio della Nuova Creazione" Vol. 6 di Studi sulle Scritture (Parte 1)

Siamo noi i Giudici ?


I giudici competenti della Chiesa sono il Padre e il Figlio e quest'ultimo è il rappresentante del Padre, al quale il Padre ha dato tutto il giudizio. (Giovanni 5:22, 27) Le Nuove Creature non hanno la competenza per essere giudici l'una dell'altra...
 
 
Mentre a livello individuale non dobbiamo giudicare, o condannare, ma dobbiamo aspettare il momento del Signore per la manifestazione pubblica della sua decisione nei confronti di ciascun membro del suo corpo, la "Nuova Creazione", nondimeno in alcuni casi la Chiesa [la congregazione: l'Ecclesia] è, per dovere, tenuta a giudicare. Per esempio, l'Apostolo parla di un caso di fornicazione pubblicamente riconosciuto dal trasgressore contro la morale, e noto alla Chiesa intera; egli dichiara che nell'accettare quale fratello un tale libertino così dichiarato la Chiesa ha commesso un errore; e con questo ha esercitato la sua autorità apostolica nello scomunicare il trasgressore, .....Soltanto il Signore stesso o uno dei suoi apostoli (i dodici speciali di cui Paolo fu l'ultimo, scelto al posto di Giuda) avrebbero l'autorità, il diritto, di procedere nella maniera descritta; proprio come soltanto un apostolo avrebbe potuto trattare come fece Pietro con Anania e Saffira. (Atti 5:1-11)

  L'Apostolo Paolo spiega ulteriormente la sua posizione, dicendo: "V'ho scritto in un'epistola di non mischiarvi coi fornicatori. Non del tutto [proibendo tutti i rapporti], però, con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari o i rapaci, o con gli idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo." Egli faceva loro osservare che una cosa è avere relazioni commerciali con le persone non santificate, e un'altra questione interamente diversa è riconoscere questi individui quali compagni membri della Nuova Creazione. .....

Il dovere dei fedeli

  L'Apostolo brevemente descrive a grandi linee il dovere dei fedeli in casi del genere; e parafrasiamo le sue parole nel modo seguente: "Ciò che vi ho scritto è che non dovreste associarvi con un uomo noto come un "fratello" se costui è un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriaco, o una persona rapace, no, nemmeno per una cosa come andare a mangiare insieme a una tale persona. In verità, non sto cercando di giudicare il mondo; sto invece esortandovi nel senso che come Chiesa voi dovreste esaminare coloro che accettate come fratelli. Dio giudicherà coloro che sono di fuori: il vostro dovere è di togliere di mezzo a voi i malvagi. I Cor. 5 .......Ma questo non è in contrasto con il comando di nostro Signore: "Non giudicate per non essere giudicati"? Non dobbiamo prima giudicare il malfattore individualmente e poi parlare, o fare pettegolezzi, su queste sue malefatte o "parlar male" riguardo a costui, in modo tale che la Chiesa intera possa conoscere e ripudiare il malfattore? Assolutamente no: se ben capita, la disposizione divina è pienamente in armonia con se stessa.

  Se A e B hanno una controversia e A crede di essere stato defraudato da B, egli non deve giudicare B nel senso di condannarlo. Può solo dire: "C'è una controversia tra di noi e mi sento sicuro di essere nel giusto; sebbene B possa sentirsi ugualmente sicuro di sé pensando che abbia ragione lui e che non sia stato fatto nessun torto a me." Può essere che A non escluda B dalla comunione per via di questo fatto, poiché farlo sarebbe giudicarlo, condannarlo. Può dire tra sé e sé: "In tutti i casi è una questione banale, come tra fratelli, e la lascerò passare, nella certezza che B, quale fratello nel Signore, non mi farebbe del male di proposito e che può darsi che il mio punto di vista sia sbagliato e non il suo."

(Fine prima parte)



-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

sabato 8 novembre 2014

TDG : C.T. RUSSEL E L'ORDINE NELLA CONGREGAZIONE


RUSSEL E L'ORDINE NELLA CONGREGAZIONE
 

Autore S.D.



007 : Per dare una maggiore visibilità all'argomento ho deciso di racchiudere alcuni commenti fatti da S.D. nel blog proclamatoreconsapevole , in un post a parte, con la possibilità di commentare e aggiungere i nostri e vostri pensieri al riguardo. Segue il post di S.D.


Mi sembra opportuno riproporre in questo post, quanto da me già detto qualche tempo fa, con qualche ulteriore aggiunta:

"La pratica della disassociazione,così come noi la conosciamo, fu introdotta per la prima volta nelle congregazioni dei TdG nel 1952. L'articolo che diede il via a questa procedura estrema si intitolava "Mantenere l'organizzazione pura" e fu pubblicato sulla w 1/3/1952 (ediz. italiana 15/8/1952 pp.243-253). ....."

Prima del 1952

Ma come veniva amministrata la disciplina prima di allora? Consiglierei la lettura, a tutti i fratelli e sorelle, in primis, e a chi ha la possibilità di farlo il capitolo 6 del libro Studi sulle scritture vol.6 La Nuova Creazione scritto da Russell nel 1904 ed intitolato "Ordine e disciplina nella nuova creazione".
   Russell, diceva:"Lasciamo al Vignaiulo la potatura della "Vite", la correzione di ogni membro veramente consacrato dalla Chiesa di Cristo, lasciando fare a lui la scomunica,,,,Tutto ciò è diverso nelle organizzazioni umane nella misura in cui hanno ignorato o abbandonato la semplicità della disposizione divina. Essi hanno fatto delle regole arbitrarie riguardo a chi può essere riconosciuto membro o ramo della Vite e chi non può essere ammesso alla piena fratellanza; hanno istituito esazioni finanziarie e varie regole e regolamentazioni che le Scritture non hanno istituito;hanno dettato numerosi credi e confessioni di fede che le Scritture non hanno dettato;hanno prescritto pene per violazioni di tali dettami che le Scritture non hanno imposto ed hanno fatto dei regolamenti riguardo all'abbandono della fratellanza, alla scomunica, ecc, contrari a qualsiasi autorizzazione data alla Vera Chiesa, al Corpo di Cristo, alla vera Vite, alla Nuova Creazione",

Come mantenere "l'ordine" e la "purezza"

Tuttavia, Russell riconosceva la necessità di mantenere l'ordine nella congregazione, ma aggiungeva:" Con questa parola ordine tuttavia non intendiamo dire rigidità o formalismo".........
"La semplicità della disposizione divina" di cui parla Russell era quella indicata in Matteo 18:15-17 ...."Il pentimento e il ravvedimento è il vero obiettivo di ogni fase di questi procedimenti, riabilitare il trasgressore;la sua punizione non è affatto l'obiettivo. La punizione non appartiene a noi ma a Dio....In verità, anche se il trasgressore si rifiuta di dare ascolto (obbedire) alla decisione della Chiesa intera, non si deve infliggere né tentare di infliggere nessuna punizione. Che fare allora? La Chiesa deve semplicemente toglierli la sua amicizia e tutti i segni o le manifestazioni di fraternità. Da quel momento in poi il colpevole deve essere trattato come come un pagano e un pubblicano – Matteo 18:17”.


..."Trattarlo come un pagano o un pubblicano non significherebbe diffamarlo o disonorarlo anche dopo che fosse stato abbandonato. Il popolo del Signore non deve essere diffamatore o calunniatore in nessuna circostanza;il comando generico:"Non parlate male di nessun uomo" vale esattamente per questo caso. Non dobbiamo né parlar male, Nè guardar male pubblicani o peccatori, Né rifiutare di ingaggiare in attività commerciali con essi; invece dobbiamo sospendere la comunione speciale che abbiamo con loro....." Ed ancora: "Secondo questa Scrittura, tutto ciò che la chiesa potrebbe fare sarebbe, dopo aver invano cercato di indurre il fratello a pentirsi e a cambiare, quello di ritirare la speciale comunione fraterna con lui fino a quando egli avrebbe espresso la volontà poi di fare il bene. Poi dovrebbe essere ricevuto di nuovo in piena comunione. Nel frattempo il fratello può semplicemente essere trattato gentilmente, in modo cortese, come sarebbe giusto per noi per trattare qualsiasi pubblicano o Gentile"- (w 1/3/1919 p.69)

Come siamo lontani anni luce da questi insegnamenti cristiani ed amorevoli!!!


Appendice

p.s.

Aggiungo che dalla metà degli anni 70 fino all'inizio degli anni 80 prevalse tra i TdG una posizione più moderata verso i disassociati. L'articolo che diede il via al nuovo orientamento era intitolato "Manteniamo una veduta equilibrata verso i disassociati” , di cui ora sappiamo che l'autore fu R.Franz. Insomma, R. Franz come C. T. Russell: "Gli anziani della congregazione, nonché i suoi singoli componenti, perciò, dovrebbero badare di non sviluppare un'attitudine che si avvicini a quella fomentata da alcuni scrittori rabbinici giudei verso i Gentili considerandoli veri e propri nemici. È giusto odiare il male commesso dal disassociato, ma non è giusto odiare la persona né è giusto trattarla in modo disumano ..." (w 15/01/1975 p. 51). 

 Ne consiglio, ovviamente, la lettura a tutti, a meno che non si consideri quel "cibo" scaduto, avariato, ,"da consumarsi preferibilmente entro...."... il prossimo intendimento, il nuovo lampo di luce!!! Credo di esprimere i sentimenti di gran parte dei lettori di questo blog nel dire che la posizione espressa da Russell e riconfermata nella w 1975 esprima nel miglior modo quella che è la nostra posizione sull'argomento. Se oggi Russell fosse vivo, sarebbe sicuramente un "proclamatore consapevole", per altri solo un "apostata"!!! Per me, invece, di Russell, avendone letto gli scritti, resterà un' immagine di un buon Pastore, di "un servo fedele e prudente", nonché "discreto", un umile "Ricercatore di verità", come l'ha definito qualcuno su questo blog. Non disprezziamo quel giorno delle piccole cose", anzi rivalutiamolo!!!





-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

mercoledì 24 settembre 2014

SVELATA UNA BUFALA SU UN MEMBRO DEL CORPO DIRETTIVO





Negli ultimi mesi in internet è circolata una notizia erronea su un membro del C.D. E' bastata una semplice foto per far volare le più svariate ipotesi sulla moglie di un nostro fratello.







Giusto per correttezza inseriamo una pagina di un giornale che riporta la cronaca dell'assemblea/congresso  internazionale, dove  questo fratello del C.D. ha partecipato,probabilmente come oratore pubblico. Nel link il resoconto del congresso e una serie di foto tra cui il fratello in questione con sua moglie. Bisogna scorrere fino alla quinta foto .
Nella didascalia è scritto ""Milshon Masara (L) posing for a picture with guest speaker Jeffrey Jackson and his wife Loraini Jackson""


https://www.newsday.co.zw/2014/09/11/came-saw-made-zim-richer/

La data è recente, 11 Settembre 2014, e dovrebbe smentire le voci sulla questione.




Da un collaboratore









--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

giovedì 24 luglio 2014

BETEL ROMA : NON SERVIRA' MICA L' A-TEAM ???








BUONE NOTIZIE . I fratelli consapevoli hanno deciso di INGAGGIARE il famoso A-TEAM.


Forse loro riusciranno a capirci qualcosa e mettere fine una volta per tutte all'intricata matassa
betelita. Che sia la volta buona ?






 
 
 
 
 
 
 
 
 
-------------------------------
 

mercoledì 23 luglio 2014

TDG CONSAPEVOLI : CAUTI COME SERPENTI INNOCENTI COME COLOMBE !



...Ecco, vi mando come pecore in mezzo ai lupi; perciò mostratevi cauti come serpenti e innocenti come colombe.  Guardatevi dagli uomini; poiché vi consegneranno ai tribunali locali, e vi flagelleranno ......... Infatti, sarete trascinati per causa mia davanti a ................. Comunque, quando vi consegneranno, non siate ansiosi di come [parlerete] o di ciò che dovrete dire; poiché ciò che dovrete dire vi sarà dato in quell’ora;  giacché non sarete voi a parlare, ma lo spirito del Padre vostro parlerà mediante voi.  Inoltre, il fratello consegnerà a morte il fratello, e il padre il proprio figlio, e i figli sorgeranno contro i genitori e li faranno morire.  E voi sarete oggetto di odio da parte di tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.  Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; ...
Matteo 10:16-23
 
Gesù, nel mettere in guardia i discepoli dagli oppositori simili a lupi, consigliò loro di essere non solo “innocenti come colombe”, ma anche “cauti come serpenti”.

Impariamo, quindi, come proclamatori consapevoli ad essere “cauti come serpenti e innocenti come colombe” mentre svolgiamo l’opera del regno ed edifichiamo i fratelli anche tramite internet !

I nemici vedono la nostra prosperità spirituale di proclamatori consapevoli bereani,ma si rifiutano di attribuirla a Geova. Vedono i nostri volti radiosi, sorridenti, mentre compiamo con gioia l’opera di mietitura e mentre mostriamo amore ai fratelli. Si meravigliano della nostra unità!

Impariamo dalla bibbia a mostrare accortezza e cautela



Non sempre Gesù divulgò tutta la verità, specialmente se rivelare i fatti per intero avrebbe potuto danneggiare inutilmente lui stesso o i suoi discepoli. Ad ogni modo, anche in quelle occasioni non mentì. Scelse o di tacere o di cambiare discorso. — Matteo 15:1-6; 21:23-27; Giovanni 7:3-10.
 
 

La franchezza con cui Geova rivela le cose significa forse che i cristiani debbano sempre, in ogni circostanza, rivelare tutto ciò che sanno? Ebbene, i cristiani consapevoli seguono il consiglio che Gesù diede agli apostoli di essere “cauti come serpenti e innocenti come colombe”. (Matteo 10:16) Se viene detto loro che non possono adorare Dio secondo i dettami della loro coscienza, i cristiani continuano a “ubbidire a Dio”, perché sanno che nessuno ha il diritto di imporre restrizioni all’adorazione di Geova. (Atti 5:29)

Gesù stesso dimostrò che è giusto agire così. Leggiamo: “Ora dopo queste cose Gesù se ne andava per la Galilea, poiché non voleva andare per la Giudea, perché i giudei cercavano di ucciderlo. Comunque, la festa dei giudei, la festa dei tabernacoli, era vicina. Perciò Gesù disse [ai suoi fratelli carnali increduli]: ‘ . . . Salite voi alla festa; io non salgo ancora a questa festa, perché il mio tempo non è ancora pienamente venuto’.

E, dette loro queste cose, rimase in Galilea. Ma quando i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora salì anche lui, non apertamente ma IN SEGRETO”. 
 Giovanni 7:1, 2, 6, 8-10.



Abramo chiese alla moglie di dire che era sua sorella, uno stratagemma sul quale si erano già accordati. Si noti che, nonostante l’autorità patriarcale di cui era investito, non abusò della propria posizione, ma invitò la moglie a collaborare e a sostenerlo.
Genesi 12:11-13; 20:13


 Sarai poté dire di essere la sorella di Abramo in quanto era veramente la sua sorellastra.  Inoltre Abramo non era obbligato a dare informazioni a persone che non avevano diritto di conoscerle.  I fedeli servitori di Dio dei tempi moderni danno ascolto al comando biblico di essere onesti.  Per esempio, non mentirebbero mai sotto giuramento in un’aula di tribunale. Ma quando è in gioco la vita letterale o spirituale dei loro fratelli,  danno ascolto al consiglio di Gesù di essere “cauti come serpenti e innocenti come colombe”
 
 
L’accortezza , dev’essere unita all’integrità, alla sincerità e alla franchezza, per non dare ai nemici nessun valido motivo di lamentarsi. I seguaci di Gesù si trovano in mezzo a oppositori spietati, che non mostrano alcuna considerazione e che si scagliano senza misericordia contro chiunque è leale a Geova. Perciò è necessario — come un serpente — tenere d’occhio gli oppositori e analizzare la situazione con occhi e sensi vigili, tenere la situazione sotto controllo senza trucchi o inganni, essere puri e veraci in parola e in opera e dimostrarsi così come colombe

Altri utili consigli scritturali

Gesù disse inoltre: “Gli stessi capelli della vostra testa sono tutti contati. Perciò non abbiate timore”. — Matteo 10:11-16, 30, 31.

Queste parole ci aiutano a perseverare con gioia. Ci fanno capire che, persino quando incontriamo chi non apprezza gli sforzi che facciamo , stiamo ugualmente facendo conoscere il nome di Geova e la sua parola la bibbia; lo stiamo ugualmente lodando
 
 
Svolgendo questa attività in internet, è saggio evitare lo scontro diretto con gli oppositori. Dobbiamo inoltre essere cauti per non dare informazioni ai nemici assecondando i loro tentativi di conquistarci mediante discorsi amichevoli o lusinghe. Dobbiamo ricordare questo consiglio di Gesù: “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; perciò mostratevi cauti come serpenti e innocenti come colombe”. (Matteo 10:16)

Paolo inoltre consiglia: “Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini”. — Romani 12:18.

“Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima”. — Matt. 10:8, 16, 28.

Il cristiano consapevole non cercherà la persecuzione o il martirio, né vorrà provocare la violenza degli empi.  In un’occasione Gesù evitò una turba. Può essere necessario che in qualche occasione un proclamatore consapevole si sposti in un luogo più tranquillo se è minacciato. — Giov. 10:31-39.


 Il cristiano consapevole vorrà sempre ricordare che non sopporta la persecuzione con la sua propria forza e che Dio non lo lascerà tentare oltre ciò che può sopportare, che Geova farà la via d’uscita perché sia in grado di sopportarla. Qualsiasi cosa accada nella congregazione non dimentichiamoci le promesse di Geova.
 
Quando si incontra opposizione, o si è perfino disassociati, è importante il nutrimento spirituale per la salute spirituale. Adunanze ,studio personale e compagnia spirituale ci sosterrà nella prova.






------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 
 
 

 
 


 

venerdì 20 giugno 2014

CALCIO SPAGHETTI O PROFEZIE ? Un punto di vista equilibrato




...Quindi abbiamo la parola profetica [resa] più sicura; e voi fate bene prestandole attenzione come a una lampada che risplende in luogo tenebroso, finché spunti il giorno e sorga la stella mattutina, nei vostri cuori."
 2 Pietro 1:19

 
Mondiali di calcio Brasile 2014 chi vincerà ?

Già nei bar e nei luoghi di lavoro ognuno cerca di analizzare gli avvenimenti calcistici per fare previsioni . I più ottimisti parlano di una lotta a 4 Italia, Germania,Olanda e Brasile con forti probabilità che l’Italia arrivi in finale vincendo l’ennesimo titolo internazionale.
Non solo nei bar ma anche nelle sale del regno i fratelli non parlano d’altro (non tutti ovviamente) il calcio spaghetti la fa da padrona in molti luoghi betel inclusa. E non pensiamo che in Brasile sia diverso !

 Alcuni corpi di anziani forse sarebbero anche tentati di spostare le adunanze se coincideranno con una partita importante della loro squadra (fortunatamente sono casi rarissimi se non unici) e fratelli singoli cambiano congregazione nella settimana per non perdersi le gare. Al culmine del ridicolo chi invece vuole interessarsi di profezie come anche lo schiavo  con il suo corpo direttivo ha fatto fin dagli albori della nostra storia viene quasi visto male come uno che fa SPECULAZIONI TEOLOGICHE PERICOLOSE PER LA FEDE !!!!!!!!

 Nonostante sia un appassionato di calcio e anche in congregazione o nella vita dobbiamo parlare di tutto e non solo fissarci su argomenti spirituali blindati, questa cosa va denunziata ci stanno rubando la possibilità di interessarci delle profezie mentre nella bibbia è scritto : 
...Felice chi legge ad alta voce e quelli che odono le parole di questa profezia e osservano le cose in essa scritte; poiché il tempo fissato è vicino.” Rivelazione 1:3

 Così questo post lo dedichiamo a chi desidera interessarsi di profezia senza dogmatismi o speculazioni maligne,ma solo un desiderio legittimo di capire e stupirsi della parola di Dio. La voglia e l’interesse di vedere adempiersi in tutti gli aspetti il meraviglioso proposito di Geova e capirlo nei particolari. Si siamo interessati alle profezie bibliche e cerchiamo di capirle con modestia e onestà ma mai con DOGMATISMO. Io dico la mia su 3 profezie senza per questo affermare che ho ragione e le cose stanno per forza così, staimo cercando solo di parlare di cose interessanti cose che interessano ai servitori di Dio.

 
1° Profezia : 1 Tessalonicesi 5:1-5

...Ora circa i tempi e le stagioni, fratelli, non avete bisogno che vi si scriva nulla.  Poiché voi stessi sapete benissimo che il giorno di Geova viene esattamente come un ladro di notte. Quando diranno: “Pace e sicurezza!” allora un’improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro come il dolore di afflizione su una donna incinta; e non sfuggiranno affatto.  Ma voi fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno venga su di voi come su dei ladri,  poiché siete tutti figli della luce e figli del giorno. Noi non apparteniamo né alla notte né alle tenebre.”

 
Questa scrittura evidentemente si adempirà in modo notevole in Medio Oriente . Sarebbe quasi assurdo pensare che nel grido futuro di Pace e Sicurezza non rientri un accordo STORICO e FONDAMENTALE per la pace mondiale sulla QUESTIONE Medio-Orientale. Le maggiori instabilità a livello economico e politico degli ultimi anni derivano dal NODO israele si israele no . L’accordo quasi raggiunto a Camp David ai tempi del Presidente Clinton e fatto saltare da Arafhat all’ultimo momento è sempre nell’aria,manca solo una soluzione politica su Gerusalemme capitale di quale Stato ? Non sappiamo come si accorderanno. Forse faranno una Gerusalemme protetta internazionalmente e capitale dei 2 Stati Israeliano e Palestinese,ma l’accordo  evidentemente ci sarà e sancirà il grido di PACE e SICUREZZA. Solo una risoluzione e una riappacificazione politica in Medio Oriente darebbe credibilità a un futuro grido di Pace e Sicurezza Mondiale.

2° Profezia : Daniele 11:44-12:2

 “Ma ci saranno notizie che lo turberanno, dal levante e dal nord, e certamente uscirà con gran furore per annientare e votare molti alla distruzione. 4 E pianterà le tende del suo palazzo fra [il] mare grande e il santo monte dell’Adornamento; e dovrà pervenire alla sua fine, e non ci sarà per lui soccorritore. 12 “E durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo. E certamente accadrà un tempo di angustia come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo. E durante quel tempo il tuo popolo scamperà, chiunque si troverà scritto nel libro.  E molti di quelli addormentati nel suolo di polvere si sveglieranno, questi alla vita di durata indefinita e quelli ai biasimi [e] all’aborrimento di durata indefinita.


Dalla profezia pare che il Re del Nord si stabilisca in luogo santo o nella sfera religiosa di questo mondo.Sappiamo da profezie attinenti nella Rivelazione, che l’attacco al sistema babilonico proviene ed è sancito  dalla coalizione degli stati membri delle nazioni unite ,le dieci corna, che agiranno per mantenere la Pace e la Sicurezza Internazionale. Potremmo supporre che una crisi internazionale o una recrudescenza del conflitto in medio oriente, torni alla ribalta poco prima della fine. Le religioni giocano un ruolo fondamentale in quel conflitto, poiché la città di Gerusalemme è rivendicata come propria reliquia dall’Islam,dagli Ebrei Ortodossi e dal Cristianismo . Possiamo ragionevolmente supporre che il Re del Nord di Daniele capitolo 11 siano le nazioni unite rappresentate da questa coalizione di volenterosi che metteranno in campo forze  militari per imporre una futura Risoluzione dell’onu per la questione Medio-Orientale.

L’accordo su Gerusalemme capitale in effetti non si è mai concluso a motivo di posizioni ideologiche contrapposte in ambito confessionale e non politico ! Se ad un certo punto le nazioni unite  fossero costrette ad intervenire per sedare e ristabilire l’Ordine Internazionale o un estendersi del conflitto medio orientale, potrebbero stabilire i loro eserciti di PACE proprio li a Gerusalemme imponendo una PACE con la forza. Un adempimento se vogliamo anche letterale della profezia di Daniele, con il Re del Nord accampato in Israele.

Ma ci dovrebbe essere, nel contempo, uno scontro forte che induca il sistema a pensare che sia conveniente mettere fine una volta per tutte all’influenza religiosa negli affari internazionali.
Forse  si dirà “ THERE IS NO ALTERNATIVE” (non c’è alternativa) a che si intervenga in questo ambito. Ma In realtà sarà Dio a stabilirlo e saranno solo esecutori del giudizio divino. Gerusalemme e il medio oriente potrebbero vedere quegli sviluppi . Ma nessuno può dirlo con certezza dato che le profezie non lo dicono espressamente.  Una previsione può essere fatta senza peccare di speculazioni di chissà quale gravità teologica.

3° Profezia : Matteo 24:14-16

 E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.  “Perciò, quando scorgerete la cosa disgustante che causa desolazione, dichiarata per mezzo del profeta Daniele, stabilita in un luogo santo (il lettore usi discernimento),  allora quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti


In vista di quanto detto sopra non possiamo non aspettarci una accellerazione dell’opera di predicazione . Grazie all’avvento di mezzi di comunicazione di massa sempre più veloci e diffusi porteremo il messaggio della buona notizia del regno a tutti gli esseri umani. Nessuno dovrà poter dire “non lo sapevo,non ne ero a conoscenza”. Internet giocherà sempre di più un ruolo fondamentale e c’è da aspettarsi che la globalizzazione dell’economia dell’informazione e della politica continui accelerando a passi da gigante man mano che ci avviciniamo al culmine .Un Dio di amore non lascerà nessuno nell’ignoranza . Vero è che alcuni citano la scrittura, affermando che Gesù predisse “non completerete affatto il giro delle tribù di Israele….” E quindi secondo loro ,l’opera non necessariamente raggiungerà ogni singola persona e per avvalorare questa speculazione , dicono che Gesù parlò di una predicazione e testimonianza alle nazioni.

 Evidentemente ci si dimentica di altri passi importanti  come quello di Ezechiele ,dove Geova ritiene responsabile il suo servitore che non avverte il malvagio. Qui comprendiamo la predisposizione di Dio affinchè sia dato l’avvertimento a tutti e non solo ad una classe privilegiata di persone stabilita dal caso o da noi. Come l’arca era ben visibile agli uomini di allora così deve essere l’opera che si compie in questi tempi particolari.

Tanto più oggi in un mondo sempre più globalizzato ce lo dovremo aspettare. Notizie prvenianti dai colossi delle telecomunicazioni digitali dicono che Google e altre Aziende stanno investendo miliardi di dollari in DRONI che porteranno il segnale internet a tutto il globo specialmente ne i paesi a basso sviluppo economico e digitale. Il loro obiettivo è rendere connesso tutto il genere umano nella convinzione che la conoscenza aumenti la ricchezza e la consapevolezza di tutti.

Vedremo cosa ci riserva il futuro. Sono solo pensieri personali in una discussione normale tra persone che si interessano di come andranno le cose. Il pericolo sta nell'essere dogmatici e insistere sulle nostre opinioni ,o nell'allontanare il senso di urgenza. Tutti hanno detto la loro da Russel agli apostoli da Franz a Rutherford, da Knorr al c.d. odierno, dagli avventisti a Barbour e a MacMillan .
Noi no ? Rimaniamo vigilanti e comportiamoci da sentinelle .
Ma non prendiamoci troppo sul serio fa male alla salute spirituale e fisica !!
 
 
Un collaboratore
 
 
 
----------

 

sabato 10 maggio 2014

BULLISMO IN CONGREGAZIONE : Cosa possiamo FARE per controllarlo ?





È evidente che il bullismo influisce sulla società e anche sulla congregazione cristiana a livello mondiale. La domanda è: Si può fare qualcosa per arginare il problema ed eliminarlo?

 

Bullismo: un problema della Congregazione
a livello mondiale
 
“Non sono un tipo emotivo, ma ero arrivato al punto di non voler  più andare all’adunanza. Ho spesso mal di stomaco e nausea….”.  Un fratello ricorda così,la sua esperienza col bullismo in congregazione.

HAI mai avuto a che fare con qualcuno che faceva il prepotente nella congregazione ? In qualche momento della vita quasi tutti hanno avuto questa esperienza.  I bulli e le loro vittime sono sia maschi che femmine e provengono da qualunque ceto sociale in qualsiasi parte del mondo.
Che cos’è precisamente il bullismo e come si manifesta ? Non si tratta solo di una molestia o di un’aggressione. Il bullismo di solito non consiste in uno o in pochi episodi, ma in molti piccoli episodi che si sommano con il tempo. Alcuni elementi comuni sono  aggressività deliberata e marcata disparità di forza tra il bullo e la vittima.

Anche se è praticamente impossibile racchiudere in un’unica definizione tutti gli aspetti, il bullismo è stato definito “intenzionale e consapevole volontà di ferire qualcuno e causargli stress”. Lo stress viene causato non solo da ciò che accade, ma anche dalla paura di ciò che potrebbe accadere. Fra le tattiche usate ci sono prese in giro crudeli, critiche continue, insulti, pettegolezzo e richieste irragionevoli.  
Si dovrebbe andare all’adunanza per imparare e per adorare Geova ma a vote alcuni subiscono involontariamente aggressioni verbali e non verbali,del tipo  sopra menzionate. Purtroppo alcuni “fratelli” sembrano sentirsi meglio quando buttano giù altri fratelli e ne provano piacere a quanto pare di vedere. Questo a volte provoca una escalation di ritorsioni e vendette personali che non fa altro che aggravare la situazione in congregazione.

 
Una nuova e insidiosa forma di prevaricazione è il cosiddetto “bullismo-teocratico”, ovvero usare qualsiasi potere o privilegio ricevuto in congregazione per maltrattare gli altri fratelli, questa forma di bullismo è “incredibilmente dannosa per chi ne è vittima” perché proviene proprio da chi dovrebbe tutelare la pace e la sicurezza nella congregazione

 
Vincere il bullismo

IL BULLO e la vittima hanno entrambi bisogno di aiuto. Il bullo deve imparare a relazionarsi con gli altri senza ricorrere all’abuso di potere. La vittima ha bisogno di alcuni strumenti pratici per affrontare il problema.
Spesso il bullo è incapace di relazionarsi con gli altri e non riesce a capire i sentimenti delle sue vittime. Deve essere seguito da vicino e gli si deve insegnare a comunicare in modo adeguato.
Un modo per impedire che i proclamatori  diventino dei bulli è quello di cominciare presto a insegnare loro a mostrare empatia,questo deve iniziare dallo studio biblico che si tiene con i nuovi discepoli. Se tenete uno studio biblico non lasciate che sia solo la congregazione ad insegnare ai vostri studenti biblici. Dovete insegnargli a parole e con l’esempio a trattare gli altri fratelli con rispetto e dignità.

 Cosa può aiutarvi? ….. la Parola di Dio, la Bibbia. In che modo può esservi utile?
 
       Concetti errati :

1  Dio non condanna il bullismo è solo questione di caratteri diversi e imperfezione umana .
    FALSO

Cosa insegna la Bibbia in realtà ? Cosa pensa Dio del bullismo in congregazione ?
 
Risposta: Salmo 11:5 afferma : “La Sua anima certamente odia chiunque ama la violenza”. Dio non è cieco a ciò che avviene in congregazione. La Bibbia dice che Dio provò rammarico o dispiacere per gli israeliti che soffrivano “a causa di quelli che li opprimevano e li angariavano”. (Giudici 2:18)  Dio punì coloro che abusavano del loro potere e maltrattavano i deboli e gli indifesi. LEGGI Esodo 22:22-24.

 
2  Contro il bullismo gli anziani e il corpo direttivo non hanno armi dobbiamo rassegnarci .
    FALSO

Cosa insegna in realtà la bibbia ?  Dobbiamo rassegnarci ,gli anziani non possono fare nulla per proteggere il gregge ?
 
Risposta : Gesù disse: “Tutte le cose dunque che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. (Matteo 7:12) Tutto parte dall’insegnamento nella congregazione. Insegnate ai proclamatori e a tutti i nominati a seguire la regola aurea, cioè ad amarla e a metterla in pratica, anche se non è facile. Le scuole teocratiche anziché trattare solo norme e procedure dovrebbero far risaltare le meravigliose qualità di Geova e di Suo figlio.Bisogna dare il buon esempio, perseverare e impegnarsi molto.Il buon esempio deve partire dal vertice fin al basso del popolo di Dio fino alla famiglia. Ma questi sforzi saranno senz’altro ricompensati. Se tutti i nominati e i proclamatori impareranno a essere gentili e comprensivi, detesteranno anche il solo pensiero di fare i prepotenti con altri fratelli.
 
 
 
 
continua....................................
 
 
 
 
 
--------------

venerdì 11 aprile 2014

2° PARTE BULLISMO nella Congregazione: Quali conseguenze sui fratelli coinvolti ?







Conseguenze fisiche ed emotive degli atti di bullismo teocratico

Un rapporto dice che ogni settimana centinaia di fratelli saltano le adunanze per paura di subire soprusi. Può darsi che chi è vittima del bullismo in congregazione, smetta di parlare della congregazione,di Geova o di una determinata  attività spirituale. Oppure che cerchi ogni giorno di arrivare in adunanza in ritardo o di saltarne qualcuna , o addirittura che si inventi mille scuse per non andare proprio in adunanza.

Geova desidera che Aiutiamo
le vittime del bullismo


Come si fa a capire se un fratello o una sorella è vittima del bullismo in congregazione? Potrebbe diventare lunatico, irritabile, frustrato, sembrare stanco, o magari isolarsi. Potrebbe diventare aggressivo con i familiari o con i compagni e gli amici. Anche chi assiste semplicemente ad atti di bullismo nella congregazione, subisce delle conseguenze. La situazione che si crea lo spaventa parecchio, e questo ostacola la sua capacità di apprendimento e il suo progresso spirituale.

Comunque l effetto più preoccupante è quanto afferma una pubblicazione specializzata: “La conseguenza più grave del bullismo, per le vittime e per la società, è la violenza, che può arrivare al suicidio e all’omicidio. Il senso di impotenza che pervade il ragazzo caduto vittima del bullismo può essere così devastante da scatenare in lui una reazione autodistruttiva o una fatale sete di vendetta”.

Per quanto possa sembrarci strano, duole doverlo ammettere, ma anche tra cristiani che si dicono testimoni di Geova sono accadute vicende di questo tipo, e purtroppo sono in costante crescita nelle congregazioni. Per noi un solo caso è già troppo!!

Oltre a ciò è risaputo che chi è coinvolto nel bullismo ha molte più probabilità di avere problemi emotivi. Le continue prevaricazioni possono minare l autostima causare gravi problemi di salute e rovinare addirittura la carriera a chi le subisce. Alcuni soffrono di emicrania, insonnia, ansia e depressione. Altri sono colpiti da stress postraumatico. A differenza delle aggressioni fisiche, che magari suscitano solidarietà e comprensione per la vittima, quelle emotive potrebbero non suscitare la stessa reazione. Il danno è molto meno evidente. Così, anziché mostrare comprensione, amici e familiari potrebbero stancarsi di sentire continue lamentele.

L’effetto sulla famiglia

Le prevaricazioni subite, compromettono la stabilità e la pace familiare. Possono generare nella vittima un inspiegabile bisogno di ferire una persona cara in famiglia. Inoltre, possono indurre il coniuge o un altro familiare a mostrare comprensione alla vittima nel modo sbagliato andando a litigare col bullo. Viceversa, il coniuge potrebbe incolparla di essere la causa del problema. Quando le prevaricazioni si protraggono nel tempo, anche mogli o mariti solitamente comprensivi perdono la pazienza. Col passare degli anni potrebbe aumentare il rischio che la famiglia si disgreghi.

In certi casi le conseguenze del bullismo sono la fine di una carriera teocratica o lavorativa, la perdita dei mezzi di sostentamento, la separazione o il divorzio, o addirittura il suicidio. Moltissimi hanno ammesso che questo è quanto è accaduto nella loro vita.

 

Rincuorato il Servitore di Geova che aspetta

 

“L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. (Ecclesiaste 8:9)

 “Io stesso tornai a vedere tutti gli atti di oppressione che si compiono sotto il sole, ed ecco, le lacrime di quelli che erano oppressi, ma non avevano confortatore; e dalla parte dei loro oppressori c’era il potere, così che non avevano confortatore”. — Ecclesiaste 4:1.

 Michea 4:4: “Realmente sederanno, ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, e non ci sarà nessuno che li faccia tremare; poiché la medesima bocca di Geova degli eserciti ha parlato”.

 

Come questi versetti biblici danno speranza a tutti quei fratelli che sono vittime di Bullismo in Congregazione e soprattutto Geova può sostenerci in mezzo a tutta questa violenza in nome della teocrazia ? Il prossimo articolo risponderà a queste domande vi invitiamo a leggerlo.

lunedì 31 marzo 2014

ANNUNCIO : Nuova serie di 3 articoli sul Bullismo . 1° PARTE BULLISMO nella Congregazione: Quali sono le Cause




PARTE
BULLISMO nella Congregazione:
Cause
 
 
 


Questa è la prima parte di una serie di 3 articoli sul tema del Bullismo nella Congregazione Cristiana,nella prima parte ci concentreremo sulle cause che portano una persona nella congregazione a compiere atti di Bullismo,nella seconda esamineremo le conseguenze sulla fratellanza in seguito ad atti di Bullismo nella Congregazione Cristiana.Infine nella terza ed ultima parte ci concentreremo sui modi scritturali per vincere il Bullismo in Congregazione e come aiutare chi ne è vittima.Inoltre mostreremo la meravigliosa speranza che da la bibbia ,la  certezza che vedremo nella nostra vita la fine del Bullismo e di chi si ostina a praticarlo.

Cosa c'è dietro un atto di bullismo tra cristiani ?


COSA spinge un anziano,un sorvegliante di circoscrizione un gruppo di proclamatori a fare il o i prepotente/i ? Se siete stati vittime di un bullo nella congregazione , potreste dire: “Non me ne importa! Non ci sono scuse per questo modo di comportarsi”. Probabilmente avete ragione. Comunque sia è importante ugualmente esaminare cosa spinge un cristiano a comportarsi da bullo,specialmente se ha autorità nella congregazione .

 “La perspicacia di un uomo certamente rallenta la sua ira”. (Proverbi 19:11) Di fronte alla condotta prepotente di un altro cristiano si può essere accecati dalla rabbia . Se comprendiamo il suo comportamento, però, la rabbia può attenuarsi,e potremo capire meglio come risolvere la situazione.

Quali sono le cause del bullismo in Congregazione ?
 
 
 Molti bulli provengono da famiglie in cui i genitori sono freddi o distaccati e hanno insegnato ai figli a risolvere i problemi ricorrendo alla rabbia e alla prevaricazione degli altri. I fratelli cresciuti in un ambiente del genere potrebbero non considerare i loro attacchi verbali e le loro aggressioni alle pecore del Signore delle prepotenze; potrebbero addirittura pensare che il loro comportamento sia normale e accettabile.In effetti è stato riscontrato che molti Vaccari una volta messi di fronte alle loro responsabilità sembravano cadere dalle nuvole,poichè per loro prevaricare gli altri è cosa normale della vita di ogni giorno.

  Un altra causa concatenante è il fatto che gli atti di bullismo sembrano avere successo quando vengono attuati in congregazione. Sembra che allo stato delle cose attuali,venga premiato chi usa questi metodi per ottenere potere ,prestigio e attenzione nella congregazione . Questa spirale non fa altro che alimentare se stessa provocando altri atti di bullismo poiché il messaggio che passa è che prevaricando gli altri fratelli si ottengono privilegi e benedizioni.

 Un altro fattore che incoraggia gli atti di bullismo nella congregazione è la mancanza di sorveglianza.La maggioranza dei fratelli e sorelle pensano di non avere nessuno a cui rivolgersi per ricevere aiuto, a parte il rifugiarsi nella preghiera accorata, ed è tragico constatare che nella maggioranza dei casi hanno pienamente ragione.A titolo di esempio nelle scuole dove si verificano molti casi di bullismo vengono alla luce e risolti dagli insegnanti solo il 4% dei casi effettivi,l'altro 96% rimane impunito,con tutte le conseguenze che ne derivano.

   Risulta chiaro anche ad un bambino che un proclamatore vittima di bullismo teocratico, non può gestire la cosa da solo poiché il problema ha a che vedere con il potere, e va tenuto presente che ogni volta che un Prevaricatore maltratta una pecora il suo potere si rafforza.Allora ci si chiede legittimamente: Perché i proclamatori non si confidano con gli anziani se sono vittime di bullismo teocratico? Perché tutta questa ansia e insicurezza nella congregazione ,che dovrebbe servire da rifugio da questo sistema attuale ?


 
 
 
continua...............................
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------